19. Sofia

Una storia, corta o lunga che sia, una storia a settimana fino alla fine dell’anno. Una raccolta dal titolo cupo, ma che ben descrive certe scelte che ogni giorno, più o meno consapevolmente, prendiamo e le loro conseguenze, da cui spesso è difficile venire fuori indenni.

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Sofia, annoiata cronica

“A volte la vita è così noiosa che bisogna giocare con la morte per movimentarla un po’ ” Urlava Sofia correndo lungo le mura del bastione di Alghero, verso la sera di un giorno uggioso. Scialle al vento e infradito blu neanche la vedeva tutta quella gente incuriosita che si fermava a riprenderla col cellulare. Correva saltando agile fra quei sassi sconnessi riappacificati dalla calce, mentre la spuma delle onde di sotto le faceva la ola.

Intanto la folla si era divisa fra chi la guardava con ammirazione e chi già mormorava e scuoteva la testa con ampi cerchi nell’aria. Solo che se i primi si limitavano ad ammirarla con l’invidia di chi avrebbe tanto voluto imitarla, senza però averne il coraggio, i secondi quasi gufavano.

Poi Sofia scivoló. Fu un sasso un pò più alto degli altri, le infradito oppure doveva semplicemente andare così, la cosa certa è che Sofia cadde e cadde sugli scogli che sembravano aspettarla di sotto per trafiggerla come una martire.

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