Una storia, corta o lunga che sia, una storia a settimana fino alla fine dell’anno. Una raccolta dal titolo cupo, ma che ben descrive certe scelte che ogni giorno prendiamo e le loro conseguenze, da cui spesso è difficile venire fuori indenni.
Ynes, la piu’ bella del villaggio
Le avevano disposte in fila lungo le mura della moschea. Il vento caldo alzava la sabbia e il sole sembrava riflesso in ogni roccia e quegli uomini erano spuntati all’improvviso dal deserto cavalcando rumorose Toyota bianche. Le donne si guardavano fra di loro e guardavano Ynes.
Ynes era bella, bella a tutti gli occhi, bella per ogni canone. Ynes era bella fin da piccola, tanto che in molti quando la videro per la prima volta si chiesero se quel dono fosse di buon auspicio, fosse un indizio di una vita felice o un risarcimento anticipato per sopportare meglio le difficolta’ lungo il cammino.
Lì, in fila su quel muro, quella domanda silenziosa che nessuno ebbe mai il coraggio di formulare ebbe la sua risposta. Presero Ynes e nessuno la rivide più.