
Amsterdam, 2012. Parte 2: Red Light District.
Camminavamo per il “die Wallen” con una montura da talebani, un po’ per il freddo un po’ per un immaturo senso del pudore. Erano circa le 5 del pomeriggio e dibattevamo sulle probabilità di vedere qualche libera professionista già all’opera in quell’orario da thè, quando nel girarmi, seguendo un movimento naturale del collo, i miei occhi finirono su due tette siliconate nascoste da un reggiseno di qualche taglia più piccolo. Restammo basiti, lo shock fu così fulmineo e inaspettato che la battezzammo immediatamente “Misshocki”. Scoprii ben presto due cose, non sulla città, su di me: 1. Sono un bigotto; 2. … Continua a leggere Amsterdam, 2012. Parte 2: Red Light District.