Sono nato il 29 Novembre del 1988 due anni dopo l’incidente di Cernobyl e un anno prima della caduta del muro di Berlino, l’anno del governo De Mita e del pentapartito, della Fiat Tipo, del sequestro Casella, dello scandalo delle carceri d’oro e di Achille Occhetto segretario del P.c.i, l’anno in cui Massimo Ranieri vinceva il 38esimo Festival della Canzone italiana con “Perdere l’amore”.
Faccio parte di una generazione che ha visto crollare un po’ di tutto.
Il crollo del muro di Berlino, il crollo della Prima Repubblica, il crollo dell’Italia nella finale di Usa 1994, il crollo degli ideali, il crollo dei valori, il crollo della Gioiosa macchina da guerra, il crollo della sinistra, quello della destra, il crollo delle Twin Towers e quello dell’analogico e fermiamoci qua.
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